1974 - Affittiamo a Palermo in piazzetta Giovanni Meli i locali dello storico Studio fotografico Seffer.
Nel grande vano vetrato, di sbieco, entra un tavolo da 10mt. Nel salone due tavoli da 5mt.
In una delle stanze installiamo la macchina da cucire, per la produzione di capi d'abbigliamento ed oggettistica.. Nell'entrata il deposito telai, una vasca per il lavaggio nelle vicinanze della toilette, e nel sottoscala si preparano i colori. Nel corridoio piazziamo un rudimentale forno per il termofissaggio dei tessuti, costruito dalla ditta Stancampiano, specializzata nella produzione di forni per pane. La torretta infine la attrezziamo con un tavolo per la creazione dei disegni. Il vano sottostante fungeva da vetrina.
Superati i problemi nella preparazione dei colori, iniziamo con cinque disegni a stampare un campionario. I quadri da stampa vengono preparati col metodo che in America hanno insegnato i maestri Tillett: Su un telaio in legno viene tesato di un tessuto tecnico su cui viene dipinto con una cera liquida in positivo il motivo da stampare. Una volta asciutto, con una racla in alluminio si sparge un sottile strato di vernice e, dopo l'essiccatura, il quadro viene lavato con un forte getto di acqua bollente. La cera si scoglie, il tessuto sottostante rimane aperto e lascerà passare il colore.
Che il tessuto deve essere preparato per stampa, ce lo rivela Vittorio Gulì, il nostro primo, e per molto tempo unico fornitore del materiale tessile.
I primi clienti si trovano, oltre che a Palermo gli architetti Provenzano e Riccardo Agnello, a Roma Myricae, a Milano lo Studio Sugar, poi Peri, Meroni e Arform. Ci spingiamo presto fuori confine, in Svizzera. Pochi sono all'inizio i clienti privati, la più fedele era Franca Colonna Romano. Primi contatti anche con i villaggi turistici, Torre Normanna, Città del Mare.
1977 La posizione del nostro laboratorio nel centro storico si trovava fuori
della zona commerciale della città. Ci è parso necessario avvicinarci ad un punto commercialmente più frequentato, così abbiamo aperto il nostro "Workshop" in via Principe Belmonte. La visibilità aumentò, e una clientela più numerosa cominciò ad affezionarsi ai nostri tessuti.
1978 Per ovviare ai problemi che il nostro forno rudimentale ci poneva, abbiamo deciso di acquistare un forno professionale. Al suo arrivo ci siamo visti confrontati con un oggetto di mole e peso molto superiore alle nostre aspettative. In tutta fretta abbiamo deciso di trasferirci in un laboratorio più spazioso in periferia di Palermo e trovammo ospitalità nei magazzini di una villa ottocentesca a Partanna Mondello.
Visto che gli spazi lo consentivano, istalliammo due tavoli da stampa di 30 mt ciascuno, che ci permettevano di stampare pezze intere. Senza accorgerci, facciamo così il passo da laboratorio artigianale a piccola industria.
1983 chiusura del "Workshop" in via Principe Belmonte. "L'Albero del Cotone" in via Daita si prende da ora in avanti cura della nostra clientela cittadina. Allarghiamo la nostra clientela in continente e all'estero. Alla fine contiamo 600 clienti in Italia.
Frequentiamo le fiere del settore, Salone del Mobile, Star, Incontri, Abitare il Tempo.
1994 Impressioni in Sicilia chiude i battenti. Troppe le difficoltà di curare contemporaneamente la rete commerciale e la produzione, troppo l'impegno finanziario, troppa anche la concorrenza del prodotto a basso costo introdotto da paesi emergenti.